Nell’esercizio di una qualsiasi attività possono verificarsi dei danni a carico di terzi. Questi, nonostante si siano verificati involontariamente, devono essere risarciti dalla persona civilmente responsabile.

Alle accertate conseguenze di tali comportamenti colposi possono corrispondere dei danni patrimoniali (lucro cessante e danno emergente) e non patrimoniali (biologico, morale ed esistenziale) ai quali è necessario provvedere con il proprio patrimonio a meno che «per lo specifico rischio» non si sia provveduto alla stipula di un contratto assicurativo.

Esempi comuni di responsabilità civile verso terzi:

  • Presunta responsabilità della Pubblica Amministrazione per i danni subiti a causa delle alterazioni del manto stradale e/o dei marciapiedi.
  • Presunta responsabilità della Direzione di un supermercato per i danni subiti da un cliente in seguito ad uno scivolamento e/o una caduta.
  • Presunta responsabilità dell’Azienda che gestisce i servizi di trasporto per i danni subiti da un passeggero a causa di una brusca ed inattesa frenata dell’autobus.
  • Presunta responsabilità del proprietario di un cane per le lesioni procurate dal morso dell’animale.
  • Presunta responsabilità della ASL per le lesioni procurate dal morso di un cane randagio.
  • Presunta responsabilità della ASL e/o dell’ANAS per i danni subiti dal conducente di un veicolo a causa dell’investimento di un cane e/o di un gatto randagio.
  • Presunta responsabilità dell’ANAS per i danni subiti dal conducente di un veicolo a causa delle alterazioni del manto stradale.